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Primo incontro corso di formazione del 6 ottobre 2023

Primo incontro corso di formazione del 6 ottobre 2023

Percorso di formazione per volontari in ambito penitenziario: Farsi prossimi con competenza

Venerdì 6 ottobre 2023 con il saluto iniziale delle associazioni promotrici del corso – Caterina Vianelli (Presidente del Vol.Ca.), Silvana Bini (Presidente dell’Unione Giuristi Cattolici di Brescia) e Marco Danesi (Vice Direttore della Caritas Diocesana di Brescia) – si è aperto il primo incontro del corso sul tema:

“Costituzione e Diritto Penitenziario. Cenni storici, norme sull’ordinamento penitenziario, il senso della pena”.

Hanno approfondito l’argomento gli organizzatori del corso: Alessandro Bertoli e Mauro Bresciani, Avvocati penalisti e consiglieri dell’Unione Giuristi Cattolici di Brescia.

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Da LA VOCE DEL POPOLO

Formarsi per poter aiutare

Un corso per volontari in ambito penitenziario perché acquistino le competenze per il servizio in carcere e per accompagnare i detenuti al di fuori

Il corso si impegna, infatti, a fornire ai volontari la conoscenza delle norme fondamentali relative all’ordinamento penitenziario, all’esecuzione della pena, alle figure che operano all’interno degli istituti penitenziari e agli aspetti più importanti per sostenere efficacemente le persone detenute, sia nel periodo della custodia cautelare sia in quello dell’esecuzione penale per favorirne il reinserimento nella società. Avere volontari formati quindi è “fondamentale – ha aggiunto Marco Danesi, vicedirettore di Caritas Diocesana – perché il volontario svolge un’azione di supporto al detenuto sia dentro la struttura carceraria, sia fuori, in fase di accompagnamento al reinserimento sociale, che è la parte più critica, dove se lasciato solo rischia la recidiva, quindi, il volontario è essenziale per offrire percorsi e stimoli alternativi di rieducazione”. Un ruolo perciò “di grande responsabilità e delicatezza, per questo necessita di una formazione permanente e consapevole – ha spiegato la presidente del Vol.Ca (Volontariato Carcere) ODV Caterina Vianelli. Crediamo molto nel recupero della persona che ha commesso reato, per questo il volontario diventa un punto di riferimento per il detenuto”.

Attenzione però “la figura del volontario non deve andare a sostituire quella dell’avvocato: non deve dare consigli legali, ma capire, comprendere e raccogliere le esigenze del detenuto in modo da poterle poi riferire in maniera corretta a educatori, direzione del carcere, etc − ha aggiunto l’avvocato Alessandro Bertoli coordinatore del corso −. Durante gli incontri, tratteremo anche il tema della giustizia riparativa, una novità introdotta dalla riforma Cartabia ancora in fase di sperimentazione: vogliamo dare ai volontari un’infarinatura anche su questo argomento perchè può essere che i detenuti facciano poi domande a riguardo. Inoltre, la Caritas di Bergamo ha già costituito da anni un centro di giustizia riparativa che sta lavorando bene, perciò potremmo valutare in futuro di portare quest’esperienza anche a Brescia”. Ventisette le persone già iscritte al corso, maschi e femmine sotto i 50 e sopra i 60 anni (per iscriversi, volca.bs@gmail.com), in partenza quindi, domani con il primo incontro dal titolo “Costituzione e diritto penitenziario” a cura degli avvocati Bertoli e Mauro Bresciani; il 20 ottobre sarà la volta delle “Misure cautelari ed esecuzione penale esterna” con gli avvocati Ennio Buffoli e Stefano Paloschi; a seguire, il 10 novembre “Ultima tra gli ultimi” tenuta da Bertoli e dall’avvocato Gabriella Pezzotta e infine, il 24 novembre “Giustizia riparativa e mediazione penale” con la partecipazione degli Avvocati Alessandro Bertoli, Mauro Bresciani insieme a Filippo Vanoncini co-fondatore e referente del centro di Giustizia Riparativa della Caritas di Bergamo.

ANNA BELOMETTI

08 ott 2023 14:05

LE ASSOCIAZIONI SI RACCONTANO

LE ASSOCIAZIONI SI RACCONTANO

Il 25 giugno 2023, dalle ore 9 alle ore 18.30, si è svolta in Piazza Vittoria a Brescia la manifestazione “Le Associazioni si Raccontano” (VII Edizione) – promossa dall’Associazione “Noi per Brescia” in collaborazione con il “Centro Servizi di Volontariato” di Brescia e con il patrocinio del Comune di Brescia -, un evento solidale durante il quale diverse realtà di volontariato locali, nazionali e internazionali presentano progetti e iniziative rivolte alle fasce più fragili della popolazione e ai territori più disagiati nel mondo. Anche noi volontari Vol.Ca. abbiamo aderito alla manifestazione con un nostro stand informativo. “Presenza, condivisione e sensibilizzazione” sono le parole che descrivono la semplice esperienza vissuta lungo tutta la giornata. La realtà del carcere, ne siamo consapevoli, non è un tema di diffuso interesse e per certi versi può provocare anche qualche resistenza in chi lo accosta per la prima volta sentendone parlare o, come è accaduto nella giornata del 25 giugno, incontrando i volontari che vi operano. Crediamo che giornate come queste siano sempre buone occasioni di sensibilizzazione e di avvicinamento della città al mondo del carcere, per evitare che di questo se ne senta parlare solo in occasione di spiacevoli episodi da prima pagina di giornale. La quotidianità che volontari e cappellani condividono con le persone ristrette all’interno e all’esterno del carcere (là dove le persone scontano la loro pena in una misura alternativa) è una ricca esperienza che mira a favorire la crescita umana non solo del ‘dentro’ ma anche di quel ‘fuori’, dove la persona ristretta tornerà a riprendere in mano la sua vita. Occasioni come la giornata del 25 giugno sono preziose per tutto questo

Suor Isabella

“eXtra Carcere”  – Caritas Diocesana di Brescia 2017/2018

“eXtra Carcere” – Caritas Diocesana di Brescia 2017/2018

Fondo CEI 8xmille Italia – Progetto Nazionale CARCERE 2017

Il titolo del progetto “eXtra Carcere” vuole essere filo conduttore di tutte le attività
programmate: alcune vengono svolte all’interno degli Istituti penitenziari, altre
invece sul territorio.
Una sorta di ponte fra la struttura penitenziaria e il territorio, soprattutto all’interno
di percorsi alternativi alla detenzione.
In accordo con le direzioni dei due istituti si è avviato il “Segretariato Sociale”; in
carcere: un “ponte”; tra le persone recluse e il territorio.
Il Segretariato Sociale raccoglie le istanze dei detenuti e verifica le condizioni
soggettive delle persone (a fine pena o con possibilità di accedere a misure penali
alternative alla carcerazione) fragili, con famiglie bisognose di aiuto, mancanti di
abitazione, di lavoro, con passato di dipendenze (alcol, farmaci, droghe, gioco).
Vengono favorite anche situazioni di housing sociale, per detenuti in permesso
premio, al fine di favorire la ripresa delle relazioni parentali.
I dati raccolti vengono diffusi alla “rete”; dei servizi alla persona (pubblici e/o privati)
alla ricerca di soluzioni che si prendano carico le problematiche evidenziate.
In collaborazione con il Tribunale di Sorveglianza, le Associazioni di Volontariato e le
Cooperative sociali, si attivano percorsi di inserimento lavorativo, di riqualificazione
professionale; con la possibilità di un periodo di accoglienza in housing.
L’obiettivo è aiutare gli ospiti a riconquistare l’autonomia. Ci si prende cura dei loro
bisogni e li si assiste sul piano sanitario e la tutela dei diritti per una loro personale
emancipazione.
L’obiettivo generale è la diminuzione della recidiva che si realizza con la
riabilitazione e re-inclusione sociale dei destinatari.
Il progetto supporta il lavoro dei volontari che tramite azioni di animazione,
coinvolgimento e sostegno morale all’interno del carcere, promuovono momenti
ludico-educativi all’interno degli Istituti e, quasi per contagio, propongono momenti
esterni per sensibilizzare e informare la comunità cristiana e civile, le scuole, gli
oratori, le CARITAS Parrocchiali e l’opinione pubblica con incontri e pubblicazioni.

“Voi per me siete come Gesù”
A marzo scorso Papa Francesco si rivolgeva così ai detenuti del carcere di San
Vittore. Sono parole forti che non erano dirette solo ai detenuti del carcere milanese
ma a tutta la popolazione carceraria. È con il rinnovato impegno della Chiesa nei
confronti di chi vive la sua vita dentro le mura che la Caritas Diocesana, seguendo le
parole di Papa Francesco, ha strutturato il Progetto “eXtraCarcere” condiviso con la
Pastorale Carceraria diocesana. Si tratta di valorizzare una lunga esperienza che la
Diocesi ha accumulato nel corso del tempo grazie all’impegno nelle due carceri del
territorio: la Casa Circondariale Nerio Fischione (Canton Mombello) di Brescia e la
Casa Penale di Verziano.

Il progetto è finanziato con i fondi dell’8×1000 alla Chiesa Cattolica.